LA DIETA PER LA STITICHEZZA

L'intestino pigro rappresenta un fastidio che per qualcuno può essere un episodio poco frequente, per altri rappresenta una costante. Sia in un caso che nell'altro possiamo affermare che la nutrizione può essere un valido aiuto per favorire l'evacuazione.
Se soffri di stitichezza leggi questo articolo.

QUALI SONO LE CAUSE DELLA STITICHEZZA?

I motivi per i quali l'intestino si impigrisce sono diversi. Negli episodi meno frequenti spesso la causa è un apporto idrico insufficiente oppure una dieta con scarso apporto di fibre, oppure entrambe le situazioni. Un'altra causa di stitichezza è la sedentarietà. Chi invece soffre di stitichezza può avere un intestino più lungo, a causa del quale il cibo transita più lentamente e subisce un processo che rende le feci secche e dure e quindi più difficilmente eliminabili.
Un ruolo fondamentale nell'equilibrio intestinale ce l'ha il microbiota intestinale: l'insieme delle popolazioni di microorganismi che vivono nel nostro intestino. L'equilibrio tra queste popolazioni si riflette in uno stato di salute generale (non solo dell'intestino!) mentre quando una popolazione prevale sulle altre si crea uno stato di disbiosi che può interferire anche sulla regolarità intestinale.

L'ASSE INTESTINO - CERVELLO

Numerosi studi scientifici molto recenti sostengono che il benessere intestinale sia correlato ad un benessere mentale e psicologico, questo asse funziona sia in un verso (cervello intestino) sia nell'altro verso (intestino - cervello).
Il microbiota intestinale può essere considerato un vero e e proprio organo del peso di circa 1,3 kg in un adulto quindi possiamo immaginare quanto sia importante per la nostra salute generale.  Talvolta per riequilibrare l'intestino è consigliabile un protocollo con fermenti lattici specifici per favorire la formazione di feci più voluminose e quindi per apprezzare maggiormente lo stimolo ad evacuare.

LA DIETA PER LA STITICHEZZA

Come già anticipato la nutrizione è molto importante. In primis l'acqua: il nostro organismo necessita ogni giorno di un apporto idrico che dipende dal nostro peso corporeo. Bisogna calcolare 30 mL di acqua per ogni kg di peso corporeo (una donna di 50 kg necessita di  un litro e mezzo di acqua al giorno (50 x 30 = 1500 mL). Durante la giornata è consigliato soreseggiare piccole quantità di acqua lontano dai pasti ed eventualmente anche tisane o infusi purchè senza zucchero.
Ma l'acqua senza le fibre non riesce a favorire la formazione della massa fecale quindi è fondamentale introdurre a pranzo e cena una buona quantità di verdura di stagione e durante la giornata due porzioni di frutta. Per implementare ulteriormente la quota di fibre è possibile sostituire i cereali raffinati con gli analoghi integrali (come pasta, riso e  farine) e consumare più  spesso i legumi. Talvolta l'introduzione di elevate quantità di fibre può causare fermentazione con meteorismo e flatulenza. In questi casi esistono alcuni metodi per risolvere la situazione, ma la cosa più importante è perseverare! Il nostro intestino deve imparare a gestire tutte queste fibre .E indovinate un po' chi è che le deve gestire? proprio lui ... il microbiota! Più fibre consumiamo più nutrimento hanno le cellule intestinali (chiamati enterociti): gli acidi grassi a catena corta prodotti dai microorganismi dell'intestino dalla fermentazione delle fibre servono proprio a questo!
Anche l'olio extravergine di oliva, in quantità adatte, può aiutare facendo da lubrificante.

E tu? Hai una dieta adeguata al tuo microbiota? Se vuoi avere consigli personalizzati contattami attraverso il sito o attraverso le mie pagine. Puoi fare click direttamente da qui facebookinstagram Testo di esempio

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