LA DIETA PER IL dimagrimento image
Il raggiungimento del peso desiderabile generalmente è l'obiettivo che ci si pone nel momento in cui si decide si intraprendere un percorso nutrizionale, infatti il dimagrimento è la richiesta principale dei miei pazienti.
Il percorso nutrizionale può essere breve se il peso desiderabile non è molto lontano dal peso osservato, oppure può essere lungo se i chili da perdere sono molti.

QUANTO DEVE DURARE LA DIETA?

Molto spesso si pensa che  la dieta sia un periodo di tempo fine a sè stesso, fatto di privazioni e rinunce, da portare a termine nel più breve tempo possibile in modo da poter tornare velocemente a mangiare tutto. In realtà il termine "dieta" significa stile di vita ovvero un insieme di azioni che portano benessere e salute nella nostra vita: nutrizione corretta e adeguata attività fisica.

PERDERE PESO O DIMAGRIRE?

Perdere peso e dimagrire sono due cose diverse: il nostro corpo è costituito da due componenti essenzialmente che sono la massa magra e massa grassa . In un percorso di dimagrimento è importante mantenere il più possibile la massa magra e ridurre esclusivamente la massa grassa per mantenere e/o raggiungere un buono stato di salute.
Per fare questo è necessario affidarsi ad un professionista, come il biologo nutrizionista, che è una professione sanitaria abilitata alla valutazione dello stato nutrizionale del soggetto e all'elaborazione di piani nutrizionali finalizzati al dimagrimento.

La dieta intesa come percorso nutrizionale per indurre il dimagrimento deve essere personalizzata sulla base dello studio della composizione corporea e tenere in considerazione eventuali patologie, farmaci e esigenze specifiche come le intolleranze e le allergie, oltre che tenere conto dei gusti alimentari del paziente.

QUAL E' LA  DIETA MIGLIORE PER DIMAGRIRE?

Fermorestando che non esiste un modello adatto a tutti, è possibile affermare che la dieta mediterranea rappresenta un modello sicuro ed efficace e che si adatta perfettamente ai gusti della nostra popolazione e alle nostre tradizioni.

La dieta mediterranea è un protocollo riconosciuto dall'Unesco patrimonio dell'umanità e più che una "dieta" rappresenta un vero stile di vita. Numerosissime pubblicazioni scientifiche sostengono i benefici della dieta mediterranea sulla salute generale oltre che favorire il dimagrimento.la dieta mediterranea è caratterizzata dalla presenza di vegetali e frutta di stagione, cereali integrali e cereali in chicco, poca carne magra e pochi latticini, pesce ricco di omega 3, olio extravergine di oliva, frutta a guscio e semi.
Nelle diete ipocaloriche le calorie giornaliere dipendono dal metabolismo basale (=kilocalorie consumate a riposo dall'organismo) e dal dispendio energetico del soggetto per le attività lavorative e lo sport. Per favorire il dimagrimento è necessario che le calorie introdotte siano inferiori rispetto a quelle ingerite, tuttavia il mero calcolo calorico non è l'unico elemento da tenere in considerazione nell'elaborazione di un buon piano nutrizionale personalizzato.

La dieta chetogenica è un metodo che richiede necessariamente la presenza di un referente sanitario che permette di raggiungere il peso ideale in tempi piuttosto contenuti inducendo nell'organismo la produzione di corpi chetonici (acetoacetato, butirrato e propionato) in grado di fornire energia all'organismo in un periodo in cui l'apporto di carboidrati è estremamente basso. Si struttura in 4 step successivi in modo da accompagnare il paziente dal primo step fino al ripristino di una dieta varia ed equilibrata.

La dieta mima digiuno è una strategia nutrizionale supportata da crescenti evidenze scientifiche secondo le quali il digiuno periodico è un potente induttore di risposte biologiche in grado di ottimizzare il modo in cui invecchiamo migliorando il nostro healthspan ovvero il periodo di vita sano prima dell'arrivo delle patologie. Secondo il suo ideatore dott. Valter Longo tale regime dietetico "inganna" l'organismo che, ritrovandosi in una situazione di restrizione calorica pilotata si comporta come se stesse digiunando.

Se hai indeciso di intraprendere un percorso di dimagrimento e vuoi sapere qual è il miglior metodo per te contattami attraverso il sito, attraverso il tasto whatsapp o scrivimi una mail!



LA DIETA PER LA stitichezza image
L'intestino pigro rappresenta un fastidio che per qualcuno può essere un episodio poco frequente, per altri rappresenta una costante. Sia in un caso che nell'altro possiamo affermare che la nutrizione può essere un valido aiuto per favorire l'evacuazione.
Se soffri di stitichezza leggi questo articolo.

QUALI SONO LE CAUSE DELLA STITICHEZZA?

I motivi per i quali l'intestino si impigrisce sono diversi. Negli episodi meno frequenti spesso la causa è un apporto idrico insufficiente oppure una dieta con scarso apporto di fibre, oppure entrambe le situazioni. Un'altra causa di stitichezza è la sedentarietà. Chi invece soffre di stitichezza può avere un intestino più lungo, a causa del quale il cibo transita più lentamente e subisce un processo che rende le feci secche e dure e quindi più difficilmente eliminabili.
Un ruolo fondamentale nell'equilibrio intestinale ce l'ha il microbiota intestinale: l'insieme delle popolazioni di microorganismi che vivono nel nostro intestino. L'equilibrio tra queste popolazioni si riflette in uno stato di salute generale (non solo dell'intestino!) mentre quando una popolazione prevale sulle altre si crea uno stato di disbiosi che può interferire anche sulla regolarità intestinale.

L'ASSE INTESTINO - CERVELLO

Numerosi studi scientifici molto recenti sostengono che il benessere intestinale sia correlato ad un benessere mentale e psicologico, questo asse funziona sia in un verso (cervello intestino) sia nell'altro verso (intestino - cervello).
Il microbiota intestinale può essere considerato un vero e e proprio organo del peso di circa 1,3 kg in un adulto quindi possiamo immaginare quanto sia importante per la nostra salute generale.  Talvolta per riequilibrare l'intestino è consigliabile un protocollo con fermenti lattici specifici per favorire la formazione di feci più voluminose e quindi per apprezzare maggiormente lo stimolo ad evacuare.

LA DIETA PER LA STITICHEZZA

Come già anticipato la nutrizione è molto importante. In primis l'acqua: il nostro organismo necessita ogni giorno di un apporto idrico che dipende dal nostro peso corporeo. Bisogna calcolare 30 mL di acqua per ogni kg di peso corporeo (una donna di 50 kg necessita di  un litro e mezzo di acqua al giorno (50 x 30 = 1500 mL). Durante la giornata è consigliato soreseggiare piccole quantità di acqua lontano dai pasti ed eventualmente anche tisane o infusi purchè senza zucchero.
Ma l'acqua senza le fibre non riesce a favorire la formazione della massa fecale quindi è fondamentale introdurre a pranzo e cena una buona quantità di verdura di stagione e durante la giornata due porzioni di frutta. Per implementare ulteriormente la quota di fibre è possibile sostituire i cereali raffinati con gli analoghi integrali (come pasta, riso e  farine) e consumare più  spesso i legumi. Talvolta l'introduzione di elevate quantità di fibre può causare fermentazione con meteorismo e flatulenza. In questi casi esistono alcuni metodi per risolvere la situazione, ma la cosa più importante è perseverare! Il nostro intestino deve imparare a gestire tutte queste fibre .E indovinate un po' chi è che le deve gestire? proprio lui ... il microbiota! Più fibre consumiamo più nutrimento hanno le cellule intestinali (chiamati enterociti): gli acidi grassi a catena corta prodotti dai microorganismi dell'intestino dalla fermentazione delle fibre servono proprio a questo!
Anche l'olio extravergine di oliva, in quantità adatte, può aiutare facendo da lubrificante.

E tu? Hai una dieta adeguata al tuo microbiota? Se vuoi avere consigli personalizzati contattami attraverso il sito o attraverso le mie pagine. Puoi fare click direttamente da qui facebook e instagram







LA DIETA PER IL colesterolo alto (ipercolesterolemia) image
Hai ritirato gli esami del sangue e hai notato un asterisco? O forse più di uno? Sai cosa significa la sigla LDL? E HDL?
scopriamolo insieme e vediamo come le scelte nutrizionali quotidiane possono aiutare a mantenere o riportare i livelli di colesterolo nella norma.

COS'E' IL COLESTEROLO?

Il colesterolo è una sostanza prodotta dal nostro organismo che assolve a numerose e importantissime funzioni fisiologiche. Quando raggiunge e supera i livelli ematici  considerati normali si parla di ipercolesterolemia. Spetta al medico la diagnosi di questa patologia che può rappresentare un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. I valori di LDL indicano le lipoproteine a bassa densità che tendono ad accumularsi nel lume dei vasi arteriosi, il cosiddetto colesterolo cattivo, mentre le HDL sono le lipoproteine ad alta densità, deputate all'allontanamento del colesterolo, dette anche colesterolo buono. 

DA DOVE VIENE IL COLESTEROLO CHE ABBIAMO NEL SANGUE?

Come già anticipato è il nostro organismo che lo produce, e circa il 90% del colesterolo è prodotto da noi, solo il 10% viene introdotto con gli alimenti di origine animale: carne, salumi, uova, latte. Generalmente il primo consiglio nutrizionale in caso di ipercolesterolemia è la riduzione del consumo di questi alimenti. Tuttavia anche un eccesso di carboidrati può determinare un valore elevato di colesterolo.

LA DIETA PER L'IPERCOLESTEROLEMIA

L'elaborazione di un piano nutrizionale per l'ipercolesterolemia diagnosticata dal medico viene elaborata da un professionista come il biologo nutrizionista sulla base dei fabbisogni nutrizionali specifici del paziente.
La dieta sarà costituita di tutti i macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi), ricca di fibre e antiossidanti naturali e povera di acidi grassi saturi. Gli alimenti da preferire sono gli ortaggi (2 o 3 porzioni al giorno) e la frutta di stagione (2 porzioni al giorno) oltre che una quota di carboidrati rappresentati preferibilmente da cereali integrali (pasta, riso e farine) e cereali in chicco come farro, orzo, quinoa. 
Per quanto riguarda le fonti di proteine è consigliato consumare spesso pesce, soprattutto azzurro e di piccola taglia, importante per l'apporto in omega 3 che pur essendo grassi sono poli-insaturi e quindi grassi buoni. 
Limitare il consumo di carne preferendo quella bianca ed evitare salumi, insaccati e carni lavorate che sono invece fonti di grassi saturi.
Per quanto riguarda le uova possiamo dire che negli ultimi anni sono state sdoganate, pertanto anche chi soffre di ipercolesterolemia può consumarne 2 alla settimana.
E' consentito il consumo di latticini a basso contenuto di grassi 2 o 3 volte a settimana.
Eliminare il burro e utilizzare solo olio extravergine di oliva come condimento, ricco di polifenoli e acidi grassi monoinsaturi.

E tu? come sono i tuoi esami del sangue?
Se hai bisogno di consigli più specifi puoi contattarmi cliccando sui tasti nella home oppure attraverso le mie pagine facebook (clicca qui) e instagram (clicca qui)

LA DIETA IN eta' pediatrica image
Sei la mamma di un bimbo o una bimba ? Il pediatra ti ha fatto notare che negli ultimi tempi è aumentato un po' troppo? Oppure semplicemente vorresti che il tuo bambino mangiasse meglio? Leggi questo articolo per scoprire che è semplice orientare i bambini verso un'alimentazione sana e che non è necessario "mettere a dieta il tuo piccolo". La salute attuale del bambino è l'impalcatura della sua salute da adulto ed è nostro dovere proteggerli ora per renderli più forti e sani dopo.

I BAMBINI NON SONO PICCOLI ADULTI

Sono mamma di due bambine e so bene quanto i bambini a volte ci mettano in difficoltà in cucina. Se volessimo davvero accontentare tutti dovremmo preparare molti piatti diversi. Ma il tempo (e le forze) a nostra disposizione non lo rende possibile.
La valutazione antropometrica è una fase della visita nutrizionale fondamentale per definire i bisogni nutrizionali del paziente. Nei piccoli si usano parametri diversi rispetto a quelli degli adulti (come il BMI ad esempio). Nei bambini si valutano le curve di crescita cercando di ricostruire l'andamento dalla nascita. E anche nel caso in cui dall'analisi delle curve di crescita dovesse emergere che il bambino è sovrappeso o obeso l'intervento nutrizionale sarà diverso rispetto all'approccio che si userebbe se si trattasse di un adulto.

FACCIAMO LA SPESA INSIEME?

Ottima idea! Portare i bambini al super (o meglio ancora al mercato per acquistare prodotti a km zero!) è un buon inizio per cominciare un percorso di educazione nutrizionale per tutta la famiglia, non solo per il piccolo. sarebbe utile anche per insegnare loro che le fragole non crescono a gennaio in natura e che l'insalata non nasce in un sacchetto di plastica! 

LA DIETA PER L'ETA' PEDIATRICA

La famiglia rappresenta il modello alimentare per il bambino quindi è fondamentale che il piccolo possa prendere l'esempio dei genitori, i quali devono seguire abitudini alimentari corrette.
Molto spesso si pensa do dover eliminare completamente una serie di alimenti dalla dieta del bambino, in realtà non è necessario fare privazioni o richiedere sacrifici eccessivi se il bambino mangia di tutto.
E' fortemente consigliato far fare la colazione al bambino per evitare di prolungare eccessivamente il (già lungo)digiuno notturno e per fornirgli le energie necessarie per affrontare la mattinata alla scuola materna o alle elementari. L'ideale sarebbe proporre una fonte di latticini come latte o yogurt, un prodotto da forno o cereali e un frutto. Si può proporre anche una colazione salata di tanto in tanto (ad esempio con un toast).
Generalmente i cibi meno graditi sono verdura e frutta, in questo caso il consiglio è quello di presentarli sempre in tavola, con fare propositivo, senza imposizioni: prima o poi il bambino comincerà a provare curiosità verso i vegetali. Esistono molti escamotage per inserire le verdure: frullate nei sughi o utilizzate come base per preparare dei burger.
Al contrario i cibi preferiti sono gli snack e i dolci: il consiglio è evitare di acquistarli in modo da non creare l'occasione di consumo e lasciare che questi vengano consumati occasionalmente (alle festine o nel week-end) e proporre merende e spuntini sostanziosi ma sani come una semplice bruschetta, o un piccolo panino con prosciutto o la frutta secca o del cioccolato o un dolce fatto in casa.
Per garantire un buon apporto proteico è consigliabile preparare a pranzo un piatto unico con pasta, riso o altri cereali conditi con un sugo di pesce o con i legumi o con formaggio a basso contenuto di grassi o un uovo.
Per completare la giornata la cena può prevedere pesce oppure carne oppure formaggio con pane e verdure o un buon passati di verdura.

Se sei convinta che il tuo ruolo di mamma sia fondamentale per la salute attuale e futura del tuo piccolo e vuoi intraprendere un bellissimo viaggio nella nutrizione fatto di scoperte e grandi soddisfazioni contattami per farmi conoscere il tuo piccolo!

LA DIETA ADATTA AL diabete image
Il diabete è una patologia molto diffusa tanto da rappresentare una vera emergenza sanitaria. 
LA DIETA PER LA gravidanza image
il concepimento.....
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Le malattie cardiovascolari sono.....
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